Siamo fuori tempo perché è un "dolce" natalizio, ma siamo ancora a carnevale e pur di mangiare dolci va bene tutto.
Gli struffoli, originari della provincia campana, nascono in effetti come il "torrone dei poveri".
Nel periodo natalizio le tavole dei 'ricchi' si riempivano di ogni ben di Dio e uno dei dolci riservati esclusivamente a loro era appunto il "torrone".
Ricco di mandorle e miele.
Le mamme del tempo, per donare ai loro figli qualche cosa di simile al torrone, inventarono questo dolce composto da piccole palline, di pasta pseudo frolla, fritte e arricchite con cubetti di scorzette candite e legate insieme dal miele cotto.
In origine gli struffoli venivano modellati a ciambella, appoggiati su ostie alimentari e una volta solidificatisi per effetto del miele, tagliati a fette come si fa con il torrone.
Per anni ho cercato di seguire gli antichi costumi, ma i miei commensali preferivano che gli struffoli fossero sì legati dal miele, ma senza raggiungere la consistenza del torrone.
Alla fine ho ceduto e, invece di far caramellare il miele, lascio che il risultato finale sia un po' appiccicoso.
Si comincia facendo un impasto con farina 00, uova, olio e.v.o.,zucchero, scorza grattugiata di un limone non trattato, un po' di liquore a piacere, vanillina e pizzico di sale.
Una volta ottenuto un impasto omogeneo e abbastanza morbido, si fa riposare per 20 minuti e poi si stende a un'altezza di circa mezzo centimetro, o poco più, e si taglia a striscioline di circa un cm, che a loro volta, dopo essere state ben infarinate, vengono ulteriormente tagliate a tocchetti
Come si intravede dalla foto, io taglio il panetto in più sottopanetti proprio per facilitare il successivo compito di stendere e tagliare l'impasto.
Una volta pronti tutti i tocchetti, si mette sul fuoco una padella piuttosto alta con un bel quantitativo di olio per friggere ( mi fu detto di usare per friggere lo stesso condimento usato per l'impasto. Poiché io uso l'olio e.v.o. non ho problemi, ma se usassi la sugna dovrei friggere con la sugna, se usassi burro friggere nel burro, e così di seguito, perché 'sembra' che in questo modo si formi meno schiuma in frittura. Poi ognuno si regola come vuole.), e una volta caldo immergere, pochi per volta i tocchettini di impasto fino a farli imbiondire.
Porli in un colapasta foderato di tovagliolini di carta (mi raccomando sempre bianchi perché il colore viene ceduto alla pietanza appoggiata) per fargli perdere l'unto in eccesso.
MANCA FOTO: sempre per il solito motivo
Quando sono tutti pronti
mettere sul fuoco una pentola capiente e versarvi il miele a scaldare (se qualcuno volesse fare il famoso torrone dei poveri, basta far caramellare il miele: il miele è caramellato quando una goccia lasciata cadere in acqua fredda cristallizza)
Far bollire il miele per qualche minuto
e mischiare gli struffoli fritti e i canditi nella pentola
Versarli quindi in un piatto da portata dando loro una forma con una cavità al centro e cospargere di confettini colorati.
Il nostro dolce, fuori tempo è pronto.
Dopo un po' di minuti il miele tende a colare al centro e io con un cucchiaio lo ridistribuisco sugli struffoli. P.S. forse ne ho messo un po' troppo.
Buon carnevale!
INGREDIENTI:
300gr farina,
400 gr miele,
3 uova,
olio e.v.o. 80 gr,
vanillina una bustina,
scorza grattugiata di limone non trattato
2, 3 cucchiai di liquore a piacere
1 cucchiaio di zucchero
canditi (cedro o arancia a cubetti ) 120 gr.,
olio per friggere q.b.
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Riproduzione di un quadro di Caravaggio fatta da me
fanciullo con canestro di frutta
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