17 ottobre 2012

MARMELLATA DI MORE



Le more sono quei piccoli frutti quasi neri che si trovano sui rovi selvatici. Adesso ci sono anche quelli senza spine da giardino, ma non è la stessa cosa! 
La mora conserva il profumo del posto in cui è stata raccolta.

Quest'anno mio marito è andato nel Cilento alto - ma proprio alto alto - e le more che ha portato racchiudevano tutto il sole dell'estate.
Le more raccolte oltre i mille metri maturano molto più lentamente, ma proprio per questo si nutrono più a lungo del sole dell'estate, senza per questo diventare secche e striminzite, e ne conservano il calore fin nell'anima.

Di more - mio marito - ne ha raccolto più di tre kg.

Per preparare la marmellata le ho suddivise in ciotole di un kg abbondante  ognuna.
Ciò  semplifica la preparazione della marmellata; poiché ogni bustina di pectina 3:1  serve per un kg di frutta ed anche perché è più facile gestire la cottura di un quantitativo limitato di prodotto.
Anticipo che la preparazione di questa marmellata è laboriosa in quanto avendo le more un semino per ogni piccola sferetta che compone il frutto, sarebbe antipatico mangiare questa marmellata e trovarsi innumerevoli semini in bocca.
Per ovviare a questo notevole inconveniente io passo la frutta attraverso un passa-pomodori manuale con i buchetti molto sottili.




Procediamo per ordine:
Mettere le more lavate e scolate in una pentola larga, aggiungere mezzo bicchiere di acqua e coprire, dopo pochi minuti le more saranno tenere e sarà possibile passarle attraverso lo strumento qui sopra fotografato,
dopo aver passato i frutti (mi raccomando girare bene cercando di ottenere tutto il succo possibile, ripetere l'operazione anche sui semi scartati, dopo averli rimessi con mezzo bicchiere d'acqua nuovamente a bollire)
si otterrà questo succo (più denso, poi spiegherò il perché)

Pesarlo al netto (dovrebbe essere un kg) e aggiungere il fruttapec 3:1 mescolato a 350 gr di zucchero



Portare ad ebollizione e dopo 4 minuti aggiungere il succo di un limone e, volendo, anche un po' di scorza senza il bianco. Durante i minuti di cottura, che sono veramente pochi, girare con un mestolo di legno possibilmente nuovo.
L'aggiunta del limone favorisce l'addensamento della marmellata.
Dopo altri tre minuti dal bollore spegnere e versare nei barattoli sterilizzati col coperchio - nuovo e che fa click-. Porli a testa in giù per 10 minuti e conservarli in luogo fresco e, magari, anche buio.


Le foto di questa ricetta, visto l'impiccio che c'era in giro, sono state scattate da me successivamente, utilizzando un poco di insalata di more che era avanzata, infatti il succo che scaturisce dalla spremitura delle more , è molto più denso e meno cristallino e le proporzioni, quelle vere, sono molto più abbondanti .
insalata di more avanzata e utilizzata per simulare procedimento
Ponete sempre le etichette sui barattoli, in mancanza potrete utilizzare quello scotch  tipo carta che è molto pratico.

Nessun commento:

Posta un commento